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BEN-ESSERE ORGANIZZATIVO ED EMOZIONI

  • Immagine del redattore: Riccardo Castellaro
    Riccardo Castellaro
  • 7 mar
  • Tempo di lettura: 2 min

Il benessere soggettivo è come un termometro che misura la nostra soddisfazione complessiva nei confronti della vita. Non si limita a una singola dimensione, ma abbraccia sia la sfera cognitiva, ovvero i nostri pensieri e giudizi, sia quella affettiva, legata alle nostre emozioni. In altre parole, il benessere soggettivo è una valutazione globale che tiene conto di tutti gli aspetti che concorrono alla nostra qualità di vita.

Il benessere è un concetto olistico che va oltre la semplice assenza di malattia. Coinvolge la capacità di realizzare se stessi, di stabilire relazioni significative e di contribuire al benessere della comunità. Sia la psicologia che le organizzazioni si occupano di promuovere questo stato di completo benessere.

Un’indagine sull'Employer Branding condotta da Randstad.it ha rivelato che per il 60,5% degli italiani, pone l'equilibrio tra lavoro e vita privata come uno dei fattori più importanti nella scelta di un impiego. Questo dato evidenzia l'importanza crescente dell'equilibrio tra vita lavorativa e personale, soprattutto per i Millennials, che scelgono un'azienda non solo in base alle opportunità di carriera, ma anche in base alla sua capacità di promuovere il benessere dei dipendenti.

L'era post-pandemica ci ha proiettati in un mondo del lavoro sempre più digitale, dove la linea tra vita online e offline è sempre più labile. Questo nuovo contesto, se da un lato offre nuove opportunità, dall'altro pone sfide importanti per il nostro benessere psicologico. È fondamentale trovare un nuovo equilibrio tra vita digitale e reale, per prevenire i rischi associati a un uso eccessivo dei dispositivi e a una costante sovraesposizione agli stimoli.

Le emozioni, un tempo considerate estranee all'ambiente lavorativo, stanno oggi emergendo come un elemento chiave di una nuova cultura organizzativa. L'eredità del taylorismo, che ha privilegiato l'efficienza a discapito dell'esperienza umana, sta lasciando spazio a un approccio più integrato, in cui le emozioni vengono riconosciute come una risorsa fondamentale.

Comprendere e rispettare le emozioni e i punti di vista degli altri contribuisce a creare un ambiente di lavoro inclusivo e di supporto. L'empatia favorisce la costruzione di relazioni di fiducia e stimola la sicurezza del personale, elementi essenziali per un lavoro di squadra efficace e per la libera circolazione delle idee. Inoltre, sviluppare piani di intelligenza emotiva aiuta a acquisire una maggiore consapevolezza della propria mente.

Infine, tra le tecniche per stimolare il benessere nelle organizzazioni, è importante considerare l'uso della Mindfulness. La consapevolezza, recentemente al centro di discussioni accademiche e popolari, è definita come uno stato di “consapevolezza non giudicante, momento per momento" (Kabat-Zinn J., 2013). La letteratura sull'argomento conta 1949 titoli, dodici studi quantitativi e hanno esaminato gli effetti della Mindfulness sui leader. I risultati mostrano che la Mindfulness può migliorare le capacità di leadership individuale, incrementando risorse personali, autoefficacia, creatività, comportamenti e etica dei leader, evidenziando come questa pratica possa aumentare le risorse personali in ruoli ad alto stress, come quelli nel top e middle management.



 
 
 

1 comentário


Leonardo Giorcelli
Leonardo Giorcelli
07 de mar.

Sarebbe bello che le aziende organizzassero queste attività di mindfulness all'interno del welfare.

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