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TEORIA DELL'AUTO-REGOLAZIONE ed EMOZIONI

  • Immagine del redattore: Riccardo Castellaro
    Riccardo Castellaro
  • 7 mar
  • Tempo di lettura: 2 min

La teoria dell'auto-regolazione di Schwartz offre un quadro approfondito di come gli individui gestiscono i propri pensieri, emozioni e comportamenti per raggiungere obiettivi specifici. Questo modello, si concentra sui processi mentali che ci permettono di pianificare, monitorare e modificare le nostre azioni al fine di adattarci alle diverse situazioni e perseguire i nostri scopi.

Schwartz postula l'esistenza di due sistemi di regolazione interconnessi:

Sistema locomotion: Focalizzato sull'azione e sull'avanzamento verso gli obiettivi. È caratterizzato da un'attenzione selettiva, un'elaborazione rapida delle informazioni e una tendenza a prendere decisioni in modo relativamente automatico.

Sistema assessment: Orientato all'analisi e alla valutazione. Coinvolge un'elaborazione più profonda delle informazioni, una considerazione attenta delle alternative e una tendenza a mettere in discussione le proprie decisioni.

L'efficacia dell'auto-regolazione dipende dalla capacità di bilanciare questi due sistemi. Un eccesso di locomotion può portare a impulsività e a errori di giudizio, mentre un eccesso di assessment può causare indecisione e procrastinazione.

Le persone adattano i loro stili di regolazione in base alle richieste della situazione (pressione sociale) e alle proprie risorse cognitive, emotive ed agli stili di personalità.

Le implicazioni della teoria dell'auto-regolazione sono vaste e profonde, trovando applicazione in numerosi ambiti. In particolare, nel mondo del lavoro, l'adozione di strategie di auto-regolazione efficaci si rivela determinante per incrementare la performance individuale. Per affrontare con successo le complessità del multitasking e promuovere il benessere lavorativo, lo sviluppo dell'intelligenza emotiva è essenziale, consentendo ai dipendenti di acquisire una maggiore consapevolezza di sé e degli altri e diminuire lo stress percepito.

Il sovraccarico mentale trova un potente antidoto nella pratica della consapevolezza. Anche brevi momenti di pausa, dedicati alla respirazione e all'introspezione, possono ridurre lo stress, aumentare la concentrazione e migliorare il benessere generale. Ritagliarsi del tempo per se stessi è un investimento prezioso che ci permette di vivere in modo più sereno e produttivo.

Le micro-pause possono essere praticate ovunque e in qualsiasi momento della giornata:


  1. Approfitta della pausa caffè per fare qualche respiro profondo o per una breve passeggiata.

  2. Durante il pranzo, dedica qualche minuto all'osservazione del cibo e ai sapori (disattiva il cellulare)

  3. Prima di iniziare un viaggio, fermati in un luogo tranquillo e respira profondamente.

  4. Trova un angolo tranquillo e osserva le persone che ti circondano.

  5. Fissa un punto e concentrarsi su di esso. Questa pratica, simile a un'incantesimo, aiuta a riattivare i sensi corporei e a entrare in uno stato di maggiore presenza mentale.


Le micro-pause sono un investimento nel nostro benessere e nella nostra produttività. Integrarle nella routine lavorativa è un modo semplice e efficace per affrontare lo stress e migliorare la qualità della nostra vita. 

Ricorda: anche pochi minuti al giorno possono fare la differenza.

 
 
 

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